Il borotalco cattivo. Vivere e morire con l'amianto

20 MARZO 2014 – con Roberto Covaz, a dott.ssa Tina Zanin e il dott. Glauco Spanghero – Staranzano

Il borotalco cattivo. Vivere e morire con l’amianto

20 marzo 2014 – Staranzano – con Roberto Covaz, la dott.ssa Tina Zanin e il dott. Glauco Spanghero.

Di amianto si continua a morire. Di questa cruda realtà ne hanno dovuto prendere atto, purtroppo, anno dopo anno, centinaia di famiglie soprattutto dell’area monfalconese, ma non solo.

A Monfalcone, infatti, da oltre un secolo, si costruiscono navi e per molti anni, l’amianto è stato un materiale che ha accompagnato il lavoro degli operai.
Da qualche decennio una legge nazionale vieta l’uso dell’amianto, ma solo negli ultimi anni, pur in mezzo a mille resistenze, si è potuto dimostrare e denunciare la netta relazione dell’asbestosi e di altre malattie devastanti, che colpiscono In particolare i polmoni e non solo, con l’amianto.

Nella nostra provincia per la prima volta, qualche mese fa un tribunale ha emesso una sentenza di condanna per i dirigenti dei cantieri navali e previsto un risarcimento per i familiari delle vittime di amianto.
Vittime che continueranno ad essere contate visto che, secondo previsioni mediche, si continuerà a morire di amianto per almeno i prossimi 20 anni.

L’incontro che l’Associazione Libertà Territorio Solidarietà ha inteso promuovere, che non ha certo la pretesa di dare completezza a tutte le tematiche legate al tema amianto, vuole essere soprattutto un’occasione per affrontare questo argomento, anche nella prospettiva delle cose che si dovrebbero fare, ma che per ritardi, resistenze, superficialità, le stesse istituzioni chiamate a dare risposte, spesso non lo fanno.
È il caso, ad esempio, del Centro regionale amianto, che avrebbe dovuto già essere operativo, ma di cui, ancora siamo alle semplici enunciazioni.

Crediamo allora che aver messo intorno ad un tavolo tre competenze prezione per sviluppare l’argomento:

  • il giornalista Roberto Covaz, Caporedattore de Il Piccolo di Gorizia, che più volte ha trattato e denunciato pubblicamente i ritardi e le inefficienze sul tema;
  • la dott.ssa Tina Zanin, per molti anni responsabile della Medicina del lavoro dell’ASS.2, che in prima persona, per lunghi anni ha raccolto dati, elaborato proposte, promosso iniziative a favore delle persone e delle famiglie colpite dal dramma amianto;
  • il funzionario dell’Arpa FVG e Componente la Commissione regionale Amianto dott. Glauco Spanghero che, per compito e sensibilità, da tempo sta scandagliando i pericoli dell’amianto sparso sul territorio regionale.

Se, dunque, con il nostro incontro, avremo contribuito, anche in piccola parte, a rendere tutti noi più consapevoli e motivati ad impegnarci, ognuno per il proprio ruolo, a rendere migliore il nostro vivere comune, potremmo davvero esprimere la nostra soddisfazione, anche per aver raggiunto uno degli obiettivi che la nostra Associazione si prefigge.

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