L’Associazione culturale Libertà Territorio Solidarietà, proseguendo nel suo impegno di offrire occasioni di confronto, dibattito, approfondimento, su temi e argomenti di varia natura, cogliendo la squisita disponibilità di Aldo Cazzullo, inviato e editorialista del “Corriere della Sera”, intende proporre questo incontro, nell’intento di approfondire i contenuti del suo recentissimo libro Possa il mio sangue servire “Uomini e donne della Resistenza”, Einaudi editore.

Un libro diverso dai tanti che hanno trattato finora questo argomento; un libro dove emergono tantissime storie di piccolo e grande eroismo, che hanno rappresentato il vissuto di una nazione chiamata a rispondere, attraverso una precisa scelta, nel momento forse più difficile della sua storia. Non dunque una Resistenza patrimonio di una sola parte, ma coralità di una lotta che ha visto donne, studenti, contadini, militari, preti e suore compiere atti “da giusti”, contribuendo con la loro azione, mai gridata, ma decisiva, al riscatto di un’intera comunità nazionale.

Considerato che tra gli auspici che Cazzullo esprime attraverso il libro, c’è anche quello di contribuire a far comprendere come il 25 aprile, giorno della Liberazione, debba essere considerato davvero patrimonio comune, storia di tutti gli italiani, ci è sembrato davvero coerente con i principi statutari della nostra Associazione, oltre che significativo, proporre questa occasione pubblica. Lo faremo, oltre che con l’autore, anche attraverso le sollecitazioni di Tommaso Cerno, direttore del “Messaggero Veneto”, introdotti da una canzone I Campi in Aprile, tratta dall’ultimo album di Ligabue (cantata e suonata alla chitarra da due giovani, Beatrice Radin e Roberto Sartori), dove si narra la storia di un ragazzo di diciannove anni del suo paese, che aderì alla Resistenza e morì in un conflitto a fuoco con i tedeschi a pochi giorni dalla Liberazione.