Tre incontri incentrati sul tema dell’Immigrazione
9-10 dicembre 2015 – Gradisca d’Is. e Staranzano – con il giovane poeta siriano Tareq Al-Jabr e l’avvocato Tamara Amadio, rappresentante del Consiglio Italiano Rifugiati
Il fenomeno dell’immigrazione di massa che da alcuni anni sta interessando, in particolare l’Italia, alla luce degli sbarchi sulle coste siciliane, con le tragedie che si sono accompagnate (sono stati circa ventimila i morti in mare in questo 2015, di cui quasi mille erano bambini) ha trovato, finora, un Europa non sempre all’altezza delle risposte necessarie da dare.
L’acuirsi delle crisi nei Paesi Nord africani, la guerra in Siria, in Mali, in Eritrea, i conflitti nell’Africa centrale e in Afganistan (per citare solo le situazioni più note), ha portato in questi ultimi mesi, oltre che all’intensificarsi degli sbarchi in Sicilia e in Grecia, al verificarsi di un ulteriore fenomeno di immigrazione di massa, questa volta via terra, attraverso i Paesi dell’Est europa.
Questa moltitudine di persone che, per la maggior parte ha come l’obiettivo, quello di raggiungere il Nord Europa, sta creando una vera e propria emergenza, acuita dal fatto che alcuni Paesi ne vietano il passaggio e si rifiutano di accoglierli, mettendo in atto azioni in contrastano con le basilari norme europee ed internazionali sui “diritti dell’uomo”, quali quelle di erigere muri e mettere fili spinati, chiudere i confini o impedire alle persone di salire sui mezzi di trasporto per raggiungere altri Paesi
Una situazione, questa, che oggi essi giustificano anche alla luce dei drammatici fatti di Parigi del 13 novembre scorso.
In Italia, poi, l’informazione giornalistica, la radio e la tv, oltre a qualche forza politica interessata, spesso in maniera superficiale e quasi mai documentata, parlano, quasi sempre, di vera e propria emergenza migranti, di clandestini e di irregolari, pericolosi per la nostra società, per la nostra economia e per il nostro stesso credo religioso.
Di contro, la Chiesa e molte organizzazioni umanitarie, laiche e religiose, fanno appello all’accoglienza.
Ma come stanno veramente le cose? E’ davvero emergenza? E le paure, se non addirittura, in qualche caso, l’insofferenza e l’odio, che molta gente nutre verso questi migranti, ha davvero senso di esistere?
Molti si chiedono se le leggi tutelano noi italiani o piuttosto questi emigranti; altri sottolineano i tanti soldi che ci costa ospitarli e mantenerli e si domandano: chi li mette?
E ancora, ma questi, sono davvero tutte persone che scappano da guerre, carestie e tragedie, o piuttosto, in mezzo a loro ci sono tanti furbi, tanti delinquenti che scappano dal loro Paese e vengono da noi a rubarci il lavoro e magari a delinquere?
Per cercare di dare almeno alcune risposte, a queste e altre domande che i cittadini si pongono, d’intesa con il Comune di Gradisca d’Isonzo (che sul piano dell’accoglienza si è fatta carico in maniera esemplare) l‘Associazione Libertà Territorio Soldarietà, anche con il sostegno delle ACLI provinciali, ha promosso questo incontro con l’obiettivo di contribuire a capire meglio questo fenomeno.
Cercheremo di farlo attraverso l’esperienza dell’Avv. Tamara Amadio, del Consiglio Italiano Rifugiati e la testimonianza di Tareq Al-Jabr, un giovane poeta siriano che vive da alcuni anni in italia e che è stato uno dei protagonisti del film/documento “Io sto con la sposa“, che sarà proiettato ad inizio serata e che crediamo rappresenti una testimonianza efficace di quale siano i drammi, le paure, le speranze di chi lascia la propria terra e i propri affetti, per cercare un futuro diverso e auspicabilmente migliore.
L’augurio è, allora, che molti vogliano accogliere questo nostro invito ed essere presenti, anche per avere alcuni elementi di informazione che, ci auguriamo, possano servire per approcciarsi in maniera più consapevole e completa a questo tema e magari, perchè no, modificare anche le proprie idee iniziali.